Teatro per ragazzi

Rideremo tra vent’ anni


Si tratta di uno spettacolo multimediale creato sul testo teatrale di Marco Anzovino, Gianpiero Perone, Marnit Calvi e Francesco Guazzoni, dove i monologhi del cabarettista Gianpiero Perone (Zelig, Quelli che il calcio, Colorado Cafè, La tv dei ragazzi) si alternano alle canzoni e i video di Marco Anzovino. Finanziato dalla Provincia di Pordenone, dalla Prefettura e dall’ Azienda Sanitaria di Pordenone è nato allo scopo di sensibilizzare i giovani sul tema della sicurezza stradale e del consumo di droga e alcol. Avvicina a questo tema un pubblico di studenti delle scuole medie e superiori in modo originale e non retorico, con un linguaggio frizzante, divertente, spesso provocatorio, ma volutamente ironico, emozionate e rifessivo allo stesso tempo, alternando momenti di comicità e di elevata drammaticità. Lo spettacolo è in scena da marzo 2010 nei teatri e nei maggiori palasport d’Italia, ricevendo sempre un riscontro positivo da giovani e adulti.

Don Bosco, la forza di un sorriso

Marnit ha composto insieme a Marco Anzovino la canzone che dà il titolo ad un altro spettacolo, in scena dal 2012, rivolto ai ragazzi: La forza di un sorriso. E’ ancora possibile, dopo quasi duecento anni dalla sua nascita, parlare di Don Bosco in maniera moderna e accattivante, usando un linguaggio adatto ad un adolescente di oggi. E’ la sfida che hanno deciso di accettare il cantautore pordenonese Marco Anzovino e il comico torinese di Colorado Gianpiero Perone. Lo spettacolo che portano in scena, Don Bosco, la forza di un sorriso, si concentra, come dice il titolo, su un aspetto specifico della personalità di Don Bosco: la sua grande positività e il suo ottimismo visionario che gli permisero, in tempi non facili, di realizzare un importante progetto rivolto a tutti i giovani e, in particolare, a coloro che avevano più bisogno di aiuto: i dimenticati e gli esclusi . Grazie a un percorso composto da musica, parole e video, i due artisti cercano di guidare il pubblico attraverso un viaggio nella personalità del santo, cercando di sottolineare, a volte anche in maniera ironica, la grandezza della sua opera.